NO PROFESSIONI INDEGNE

di Lorenzo Parolin[S3/67]

Nel mondo ognuno dovrebbe lavorare al proprio mantenimento scegliendo attività dignitose (intendo orientate al bene comune), inoltre, le persone più valide dovrebbero farsi carico di quelle meno abili.
Succede invece che molti vivano sfruttando il lavoro degli altri (imprenditori senza scrupoli) o che svolgano professioni volte apertamente al male (malavita, prostituzione …) oppure che pratichino professioni ipocrite , quelle cioè che traendo profitto dalle debolezze e dalla cattiveria altrui costringono il professionista a fingere di essere dispiaciuto di certi eventi, mentre internamente gioisce perché il suo lavoro si allarga. Il “carabiniere”, per esempio, deve far mostra di acciuffare efficacemente i ladri, per non essere giudicato incapace, ma per troppa efficienza resterebbe senza lavoro e sarebbe licenziato; allora, per ordine di chi la sa lunga, li acchiappa e li molla come fa il gatto che gioca con il topo. L’avvocato, altro esempio, non può consigliare seriamente al suo cliente di fare pace con la controparte, perché, vivendo di “carne arrabbiata”, il suo lavoro calerebbe.
Vorrei far notare che nella vita tutti consumano, quindi, tutti dovrebbero fare lavori produttivi; perciò, il parassita che consuma senza produrre cose di primaria utilità, porta carestia. Chi poi professa il male (per esempio lo spacciatore) rende invalidi molti cittadini, e questi, una volta “deteriorati” (drogati), non solo non producono più per loro stessi, ma devono essere accuditi e controllati da “ badanti sociali ” (comunità terapeutiche e forze dell’ordine) che succhiano le poche risorse generate dagli ormai pochi sani rimasti a produrre.
Quando vedi le professioni poco dignitose e quelle indegne prosperare, preparati: una crisi epocale è alle porte.

Tutti vogliono rallentare e fare una vita comoda , e ciò non sarebbe un male se non avvenisse a spese degli altri.   Dopo un po’, però, le risorse disponibili scarseggiano e il Sistema entra in crisi.

Che tu sia seduto comodo mi va benissimo, ma non che il tuo peso gravi su di me.

Si deve perseguire e punire chi eserciti un lavoro la cui utilità sociale non sia certificata. Dei probi viri dovrebbero pubblicare l’elenco dei lavori disonorevoli.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it S3/67]